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Televisore Voxson T 1101 Design Rodolfo Bonetto 1970 Televisore Voxson T 1101 Design Rodolfo Bonetto 1970 Televisore Voxson T 1101 Design Rodolfo Bonetto 1970
I televisori non sono stati provati e non so se sono adatti a installare i decoder per l'utilizzo contemporaneo. L'asta si riferisce all'oggetto di Design in quanto tale per il valore culturale che ricopre all'interno della storia del design italiano. Pertanto chi fosse interessato esclusivamente ad oggetti sicuramente funzionanti si orienti tranquillamente verso altri venditori. Lo stato di conservazione è quello desumibile dalle foto, se riscontrate sono tali e non richiedete ricerche di antenne, cavi o altri componenti. Voxson è un'azienda italiana del settore dell'elettronica di consumo, in particolare di apparecchi televisivi. Nel secondo dopoguerra fino alla fine degli anni settanta, è stata fra le maggiori aziende a livello nazionale ed europeo nella produzione di apparecchi radiofonici e televisivi. Fu tra i maggiori esponenti italiani nel campo dell'architettura e del design industriale (tre compassi d'oro), e con le sue creazioni contribuì all'affermazione, a livello internazionale, del prodotto Made in Italy nel dopoguerra. Di formazione liceale, abbandonò la sua carriera di batterista di jazz per dedicarsi al disegno[1]. Questa sua passione per il design si manifestò grazie allo zio paterno Felice Bonetto, famoso pilota automobilistico dei primi anni cinquanta, che lo avvicinò all'automobilismo, e il giovane Bonetto appassionatosi in questo campo, cominciò a disegnare schizzi di autovetture[2]. Autodidatta[3], iniziò come consulente di progettazione alla Pininfarina dove lavorò dal 1951 al 1957, e la sua attività di designer ebbe inizio nel 1958, quando fondò a Milano il suo studio di design. Nel corso della sua lunga attività di designer realizzò progetti nei più diversi campi della produzione industriale di serie: elettrodomestici, carrozzerie di automobili, sanitari, macchine utensili, apparecchi elettronici, strumenti musicali, televisori, valigie, sistemi hi-fi, mobili e apparecchi per l'illuminazione. Bonetto insegnò design industriale alla Hochschule für Gestaltung di Ulma dal 1961 al 1965, e all'ISIA di Roma dal 1974 al 1979. Ricoprì le cariche di presidente dell'ADI dal 1971 al 1973, e dell'ICSID dal 1981 al 1983, associazioni di cui fu membro. Venne insignito di 8 Compassi d'Oro, l'ultimo dei quali poco dopo la sua scomparsa, nel 1991, come tributo alla sua trentennale attività. Da allora il suo studio di design viene diretto dall'unico figlio, Marco Bonetto, il quale amplia ulteriormente l'attività di design anche nel settore automobilistico..