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VOXSON T1102 TV TELEVISORE VINTAGE #B354 VOXSON T1102 TV TELEVISORE VINTAGE #B354 Un po’ di storia… La nascita dei televisori come elettrodomestici risale alla metà degli anni '30 negli Stati Uniti. I primi televisori, dotati di grossi tubi catodici sistemati in verticale, erano costituiti da mobili in legno con uno specchio obliquo posizionato nella parte alta che rifletteva l'immagine proveniente dal tubo catodico. Successivamente il tubo catodico venne posizionato in orizzontale e la visione avveniva direttamente sul video posto nella faccia anteriore del mobile. Questa nuova visione facilitò la visione collettiva e la diffusione della televisione come strumento di svago. In Italia la televisione arrivò dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le forze riformiste, escluse dal governo e dalla politica, erano alla ricerca di formule operative in grado di riconciliare cultura e realtà. Tutto rifletteva il desiderio di ristabilire un rapporto conoscitivo attivo tra classe intellettuale e masse. Nel frattempo, la ripresa economica vide la crescente richiesta di oggetti che fossero simbolo di modernità e ricchezza. Il design si concentrò sul rinnovamento delle "forme dell'abitare" come simbolo del cambiamento profondo della società. La produzione di massa di prodotti di arredo innovativi sembrava un'occasione per superare le strozzature della cultura del paese e il suo livello di arretratezza. Televisori, frigoriferi, lavatrici divennero beni di consumo molto richiesti. Il design del tempo era interessato alla riduzione a forme semplici ma dinamiche, all'identificazione della struttura come segno portante dell'oggetto. Un modo di operare ancora architettonico, che affrontava il progetto di design come parte terminale di un progetto più ampio per arrivare, attraverso l'architettura, all'oggetto e all'utensile. Le linee aerodinamiche, la simmetria, la riduzione delle forme, l'impiego di materiali poveri e facilmente reperibili, l'adozione di tecnologie elementari, entrarono a far parte del codice stilistico dei designer e dell'industria italiana. In particolare, per i televisori, questo corrispose ad una ricerca di maggiore compattezza e di nuovi materiali. Le materie plastiche divengono scelta privilegiata dei designer per le loro qualità tattili, di infrangibilità, possibilità di colori, serialità. Saranno gli anni '60, con l'avvento del transistor, a rendere possibile la produzione di televisori più piccoli ed economici. Il primo modello di televisore a transitor fu della Sony nel 1959. Il primo televisore a transitor in Europa si ebbe nel 1962 su progetto di Marco Zanuso e Richard Sapper per la Brionvega, era il Doney 14, vincitore del Compasso d'Oro. Rivoluzionario nell'aspetto e nei materiali ma anche nella componentistica interna, suddivisa in blocchi a seconda delle funzioni per facilitarne lo smontaggio e le riparazioni. Sempre Zanuso e Sapper firmano nel 1964 il modello Algol 11" il primo con cinescopio rettangolare da 11 pollici, con la sua caratteristica forma con lo schermo inclinato. Il prezzo originale nel 1965-67, escluse le batterie, era di L. 158.000.