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RADIO CON ALTOPARLANTE "CEMA " RADIO CON ALTOPARLANTE "CEMA " 1920 SPAGNA SPAGNA TRE ° http://www.youtube.com/watch?v=Nj8aK3nKFGA
Nessun articolo storico sulla radio puo’ essere considerata completa se non ha incluso alcuni degli eventi che portano alla prima trasmissione deliberata la razza umana e ricezione di onde radio. Quindi dal momento che la radio si basa sulla nostra lità elettrica viaggio deve cominciare in tempi antichi con la scoperta della scintilla particolare la produzione di proprietà di ambe r quando questo materiale è stato sfregato su un pezzo di stoffa o di pelliccia. Allo stesso modo, la conoscenza della attrazione magnetica in calamita, che risale ai tempi degli antichi, è stato un evento epocale, in quanto entrambi questi "incidenti" sono stati responsabili bile per la scoperta successiva e la raffinatezza delle leggi elettrici e principi, che sono serviti come le fondamenta su cui "radio" finalmente è stato costruito. Anche se non date esatte sono disponibili, i riferimenti storici ai fenomeni circostanti ambra e data di calamita che già nel 600 aC. In quell'epoca si dice Thales scoperto le scintille misteriose (oggi conosciuta come elettricità statica) che hanno portato da sfregamento l'ambra minerale. Dal momento che la parola greca per ambra è "elettro" è servito come base per una nuova parola - Energia elettrica quando l'esperimento è stato ripetuto molti secoli più tardi in modo che più potrebbe essere scoperto sulla sua causa ed effetto. Durante il lungo interim, superstizioni strani e fantastici sono stati concepiti dei settori dell'elettricità statica e magnetismo. I filosofi dei primi tempi teorizzò un bel po ', ma molto poco la sperimentazione, e ciò che era noto si è tramandata di generazione in generazione con elaborazione e nessun tentativo di giustificazione da parte, almeno, per tentativi ed errori esperimenti. Di conseguenza, troviamo errori tali basate più sul sentito dire, come "odore di aglio distrugge le proprietà magnetiche di una calamita o bussola." Questo mito è durato attraverso i primi secoli fino al 1544, quando il famoso trattato sulla Fisica di Filippo Melantone inclusa parlare di esso. Dopo numerose polemiche che sorsero, pro e contro, fino al 1646 quando ha ricevuto il colpo della morte di Sir Thomas Browne. Questo astuto medico-scienziato ha rifiutato di prendere la parola a nessuno per questo, ed effettivamente eseguito esperimenti con il ferro magnetizzato e "succo garlik" - così definitivamente smentire la secolare superstizione. Allo stesso modo molte teorie sono state create sulla ambra e diamanti, tra le quali la più notevole è che il ferro sfregato con un diamante è diventato un magnete, e che i diamanti se strofinata attirerebbe pezzi di carta e particelle di polvere. Un altro scienziato inglese, il dottor William Gilbert, indignato per ciò che egli definiva "chattering dei barbieri", si è impegnata a smentire queste teorie da esperimento vero e proprio. Per il suo disagio, ha scoperto che strofinando diamante ha causato loro di attirare pezzi di carta, ma ha scoperto anche che praticamente tutto si fregava, esclusi i metalli, divenne "elettrificata". Questo Gilbert led di compilare una lista enorme di materiali che potrebbero essere "elettrificati", compresi elementi quali "veri e propri gioielli e l'imitazione, zolfo, ceralacca, salgemma, allume, resina", ecc E 'stato questo signore che ha dato il termine "elettrico" per l'effetto, e più tardi, nel 1675, Robert Boyle, nel suo "La produzione meccanica di energia elettrica", coniato o derivato il "elettricità" parola da esso. Più importante, tuttavia, è invenzione di Gilbert dell 'elettroscopio ", che ha probabilmente usato per testare i vari materiali elencati nella sua compilazione lungo. Inoltre, ha anche creato un precedente, conducendo esperimenti reali prima di pubblicare informazioni scientifiche, rifiutando di accettare come fatto per sentito dire. Con l'inizio di elettricità è venuto una nuova era nella ricerca scientifica, da allora in poi gli scienziati ricorso a prove ed analisi, per confermare le loro teorie. I misteri e le superstizioni degli antichi sono stati sciolti di nuovo nel buio. Elettricità è nato e nuovi campi sono stati aperti per la conquista. Forse è per questo che Gilbert si riferisce da alcuni come il "Padre di energia elettrica". In ogni caso, poiché questo periodo segna l'inizio di elettricità scientifica, a causa della graduale eliminazione delle voci, congetture e la superstizione, la cronologia inizia con la data 1600. Senza dubbio tuttavia, alcuni lavori scientifici di importanza in questo campo è stato segnalato in precedenza, ma non vengono qui trattati.
Storia della valvola
Visto che l'articolo con i consigli sull'uso delle valvole continua ad essere un "best-seller" di wguitars, mi sono documentato ed ho pensato di proporvi un po' di storia della valvola, come nasce e si sviluppa, per capire su quali principi funziona e rendere un po' meno oscura l'apparente complessita' di questi aggeggini magici in vetro e metallo! L'origine della valvola va' ricercata nel periodo in cui Thomas Edison, dopo aver realizzato con successo la prima lampadina a filamento, si chiese cosa sarebbe successo se avesse aggiunto un elemento conduttore nel bulbo della lampadina. Usando un misuratore di corrente, Edison trovo' che, pur non essendo fisicamente connessi, vi era un flusso di corrente tra gli elettrodi. Piu' tardi si sarebbe osservato anche che dando una carica positiva all'elettrodo, chiamato placca (Plate), la corrente aumentava in maniera significativa. Nel 1901, uno studio riporta come, aumentando il livello energetico all'interno del bulbo il movimento degli elettroni aumenta. Un modo per farlo e' aumentando la temperatura degli elettrodi, da cui le "emissioni termoioniche" e piu' tardi "valvola termoionica". Quando poi la temperatura e' sufficientemente alta, gli elettroni sufficientemente veloci, sfuggono alle loro orbite e si allontanano dal metallo; questo e' il principio alla base del funzionamento della valvola. Un altra cosa interessante e' che quando gli elettroni si allontanano dal metallo (emettitore/emitter) vanno a formare una sorta di "nuvola di elettroni"; a causa di questo l'emitter diventa nettamente positivo (meno elettroni nel metallo = piu' elevata carica positiva) e cerca di riattirare a se' gli elettroni sfuggiti. Siccome pero' la carica della nuvola e dell'emettitore sono in equilibrio, la carica finale e' uguale a zero. Ancora, all'aumentare del calore aumenta il numero degli elettroni nella nuvola e anche l'energia potenziale che li accompagna. Una digressione teorica per chi non e' addentro all'elettronica: un elettrone convenzionalmente ha carica negativa (-) e, sempre convenzionalmente, tende a viaggiare dal polo negativo (-) al polo positivo (+). Tanto maggiore e' la differenza di potenziale tra i due poli, tanto maggiore e' l'energia che attira l'elettrone, tanto piu' esso viaggia veloce e con forza. Fine digressione. Il tipo di valvola piu' semplice e' il cosidetto triodo, formato da un elettrodo caldo, detto "catodo", uno freddo detto "placca" e una "griglia", una rete di sottili filamenti posta tra catodo e placca. Siccome un piccolo cambiamento di voltaggio della griglia genera una grossa modifica nel flusso di elettroni tra catodo e placca, si rende cosi' possibile ottenere un'amplificazione. Si e' osservato che dando una carica negativa alla griglia si rallenta il flusso di elettroni, fino a fermarlo. Questo voltaggio negativo della griglia e' definito come il "BIAS". Cio' avviene perche' di suo l'elettrone lascia il catodo per andare verso la placca, ma incontrando una carica negativa sul suo percorso data dalla griglia viene respinto verso il catodo da cui era partito. In questo modo si puo' controllare quanto passaggio di corrente avviene all'interno della valvola. Ma non e' certo finita. Un triodo ha problemi dovuti al cosidetto "effetto Miller"; la griglia introduce una certa capacita', come se fosse un condensatore, e questa aumenta all'aumentare dell'energia. Per evitare questo effetto si aggiunge una seconda griglia (screen grid, grid 2 o G2) a cui viene data una carica positiva minore ripetto a quella della placca. Il risultato e' che la G2 lavora insieme alla placca nell'attirare gli elettroni. La capacita' risulta ridotta per via della superficie trascurabile della G2 (che e' una rete finissima) che e' anche la prima fonte di attrazione, lasciando la placca libera da influenze. Cosi' si e' ottenuto il tetrodo. Ma un altro problema sorge a questo punto ed e' quello delle "emissioni secondarie". Gli elettroni che viaggiano da catodo a placca sono molto veloci e possiedono molta energia. Cosi', quando arrivano a colpire la placca, rimbalzano e colpiscono anche gli elettroni vicini, come in un biliardo. Tutto questo puo' portare ad un effetto a catena che determina una generazione di corrente secondaria. Per porvi rimedio si monta una terza griglia detta di soppressione (G3, Grid 3 o suppressor grid) tra la placca e la G2. Normalmente la G3 e' collegata direttamente a massa, ottenendo di essere sempre negativa rispetto alla placca. Dal momento che la superficie della G3 e' trascurabile, gli elettroni passano e colpiscono la placca senza problemi; quelli che rimbalzano hanno un basso potenziale e poca energia cinetica quindi, tentando di tornare verso la G2 che e' positiva, vengono respinti dalla G3 negativa e sono costretti a tornare verso la placca, annullando di fatto le dispersioni. Questo tipo di valvola e' detto "pentodo". Le valvole pensate per i circuiti di potenza sono pentodi, piu' larghe e grandi dei normali triodi usati ad esempio negli stadi di preamplificazione, ma con una differenza; al posto della griglia di soppressione usano le "beam forming plates". Sono internamente connesse al catodo, entrambi connessi a massa e sono realizzate in un modo tale da canalizzare il flusso di corrente in due canali distinti e canalizzati. Lavorano come una griglia di soppressione senza essere una griglia. Fanno parte di questa famiglia di valvole le EL34, EL84, 7591A eccetera.