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Grammofono a valigia PARLOPHONE " JUBITAR " Grammofono a valigia PARLOPHONE " JUBITAR " 1940 valigetta Grammofono a valigia PARLOPHONE " JUBITAR
Negli anni trenta Glenn Miller lavorò in diverse orchestre suonando il trombone. Nel 1937 formò la sua prima band, senza però riuscire ad emergere. Più tardi si rese conto che avrebbe dovuto enfatizzare il suono distintivo della sua band, formato dal clarinetto e dal sax tenore che suonavano la linea melodica con l'armonizzazione fatta dagli altri sax. Nel 1938 formò un secondo gruppo, la Glenn Miller Orchestra, che ottenne subito un grande successo di pubblico. A cavallo tra gli anni trenta e quaranta fu l'orchestra più popolare negli Stati Uniti. Tra i pezzi più celebri del suo repertorio, si ricordano In the Mood, Chattanooga Choo Choo, Pennsylvania 6-5000, String of Pearls e Moonlight Serenade. Il 10 febbraio 1942 Glenn Miller ricevette il primo Disco d'oro della storia per la sua incisione di Chattanooga Choo Choo, che aveva venduto oltre un milione di copie in appena 3 mesi. Per celebrare il successo del suo artista, la casa discografica RCA Victor si inventò la trovata pubblicitaria di dipingere d'oro una copia del disco e gliela consegnò a sorpresa durante una trasmissione radiofonica in diretta. La scomparsa di Glenn Miller è avvolta nel mistero. Dato che né il suo corpo né i resti dell'aereo su cui viaggiava furono mai recuperati, varie ipotesi di complotto presero forma. grammofoni d’epoca: His masters voice , Gilbert, Itonia, Columbia, Fonotipia, Parlophone, Edison Bell, Sonora, Alba, Dulcetto,Selecta,Polyphon,Tyrela,etc… Dischi 78 giri in vinile da 5 minuti , da 3 minuti , in cartone e piccole meraviglie da 1 minuto. Dalla lirica del tenorissimo Enrico Caruso , a Giacomo Laura Volpi, Titta Ruffo, Aristide Baracchi, Bianca Scacciati Riccardo Stracciari Giuseppe De Luca , Toti Dal Monte, Renata Scotto, al fox trot di Jack Hilton , al rag time di Winifred Atwell , alle trombe Jazz di Pee Wee Hunt , al pianoforte di Ben Light , alla suggestiva voce di Nat King Cole ,agli autori italiani del periodo fascista , alla musica napoletana d’autore, alla tarantella e muttetta calabrese . L’immortalità della musica nei tesori di Giuseppe Nicolò. Dal 30 novembre fino a oggi il Palazzo della Provincia di Reggio Calabria è stato lo scenario nel quale è stato possibile ammirare la mostra “La magia delle macchine parlanti”. Le macchine parlano, raccontano epoche, emozioni, sensazioni che solo la musica è capace di trasmettere. Quello di Giuseppe Nicolò (nella foto insieme con il Presidente della Provincia, Giuseppe Morabito) è un cammino iniziato dieci anni fa quando le sue due passioni, il restauro e la musica, si sono incontrate e da quel momento non si sono mai più divise: Nicolò, infatti, ha cominciato a setacciare fiere e mercati in Italia e all’estero e, insieme con la collezione, arrivata a circa cinquanta pezzi, ha arricchito il proprio spirito. I grammofoni, strumenti di un tempo passato, sono la prova, la testimonianza, che la musica è immortale: una mostra di tal genere ha interessato gli adulti, che, a bordo di un’ideale macchina del tempo hanno potuto ricordare gli anni in cui la vicinanza a un grammofono poteva essere uno dei migliori momenti di svago, ma anche i più giovani, curiosi di conoscere un modo che non hanno vissuto, ma che conserva, a distanza di anni, un fascino immutato. La musica resiste, quindi, al trascorrere inesorabile del tempo: gli strumenti in possesso di Giuseppe Nicolò, infatti, sono tutti funzionanti, essendo stati personalmente restaurati dallo stesso Nicolò.
• Nel 1887 Charles Cross espose all'Accademia delle scienze ilprincipio di un apparecchio di riproduzione del suono, che egli chiamò "paleofono", di cui giunse a realizzare un modellino. Qualche mese più tardi Edison, costruì il suo primo "fonogramma", o "fonografo" (dal greco "scrittore del suono"). Questo apparecchio di Edison venne presentato all'Esposizione universale del 1889. I primi fonografi di Edison usavano come supporto di registrazione un cilindro e sfruttavano un movimento verticale dello stilo. La pressione sonora era tradotta in profondità di incisione del solco.
• Il danese Pulsen, nel 1898, mise a punto un suo apparecchio, il "telegrafono", che esiste tutt'oggi, con cui venne trasmessa per la prima volta la voce di Giuseppe I.
• Nel 1897 lo studioso Emile Berliner sviluppa il grammofono, pensò che utilizzando un disco con movimento orizzontale, invece che il rullo di Edison si poteva ottenere diversi vantaggi come una più costante velocità, la possibilità di effettuare più copie e occupava minor spazio. I dischi avevano un diametro di 5"(12,5cm) e registrati su un solo lato. Nel 1895 furono introdotti i dischi da 7" (17,5 cm) seguiti nel 1901 da quelli da 10" (25 cm).
• 1903 - l’industriale statunitense del cioccolato Stollwerk inventa un player per bambini che riproduce musica incisa su solchi di cioccolata.
• Alcune aziende iniziarono così a costruire i primi mobili che contenevano il meccanismo perpetuo che precaricato con manovella manuale permetteva di far girare costantemente il disco, dando estro alla fantasia per la realizzazione di modelli variegati che dovevano entrare nelle case nobiliari. Il modello a " Cassetta " ( tipo portatile ), quello a tromba e il mobile grammofono hanno portato nelle case le più grandi opere della prima metà del '900. Il Giradischi e il disco Vinile
• Ma una quindicina di anni dopo, in seguito ai miglioramenti tecnici, si poté cominciare a registrare su dei dischi (non più su rulli) qualche successo del grande repertorio musicale, assicurandone in questo modo una diffusione enorme ed un grande successo commerciale. Nel 1908 il disco inciso su due lati incontrò il favore del pubblico e così la tecnologia del disco ebbe sempre maggiore diffusione, anche a causa del prezzo più contenuto.
• La prima incisione a 78 giri fu una "Carmen" di Bizet ed un "Concerto per due violini" di Bach, nel 1910, a cui seguì una registrazione integrale della "Quinta Sinfonia" di Beethoven nel 1913. • 1931 – il direttore d’orchestra inglese Leopold Stokowski (1882-1977) porta ad una riduzione dello standard di velocità dei dischi, da 78 a 33 1/3rpm; è stato un pioniere nell’arte della registrazione con i suoi coraggiosissimi bilanciamenti delle sezioni orchestrali.
• Il compositore francese Edgar Varese (1883-1965) compie esperimenti con dischi, suonandoli al contrario e variando la loro velocità. • 1918 - Vista l'utilità dell'uso del disco inizia a svilupparsi ilgiradischi elettrico e nel 1920 è messo in commercio il primo disco flessibile in carbonio.
• 1948 - il disco in vinile rimpiazza il carbonio come materiale base per la fabbricazione dei dischi. Il disco di acetato di vinile, nelle sue versioni a 78, 33, 45 giri, fu il supporto più diffuso per la riproduzione del suono e in particolare della musica. Questo metodo di riproduzione ebbe, come si sa, un enorme successo: "solco" e "puntina" sono rimasti i componenti fondamentali fin nell'era dell'hi-fi e solo con l'avvento e la diffusione del compact-disc hanno perso il loro predominio. Questo oggetto, apparentemente liscio e regolare, vene inciso in cerchi concentrici dalle pareti tortuose che rappresenta l'altezza e la frequenza dei suoni; quando la puntina, poggiata sul disco in movimento, urta le asperità dei solchi non fa altro che trasmettere differenti vibrazioni alla testina che a sua volta le trasforma in tensioni elettriche e, quest'ultime, raccolte dall'amplificatore tornavano ad essere suoni. La superiorità del "vinile", come il mezzo di riproduzione più fedele del suono, non fu mai messa in discussione da altre forme di registrazione o supporti; addirittura anche oggi, nella piena maturità del digitale, i "puristi" dell'hi-fi si beano di impianti con tanto di piatto e valvole.
• Con l'avvento del giradischi elettronico e del vinile, sin dai primi anni 40 compare sul mercato americano i primi esemplari di una grande scatola musicale: il juke-box, divenuto poi il mito di culto affascinante per i giovani di ieri e "gettonato" dai collezionisti di oggi. Il primo "fonografo a moneta" nasce alla AMI nel 1927 , ma ben presto giunse sul mercato l'agguerrita concorrenza della Wurlitzer , Seeburg, e Rock-Ola. I modelli più in voga che hanno fatto più successo vanno dal coloratissimo e innovativo 1015 Wurlitzer (1946) e al Victory (1943-45), al mitico Seeburg M100C(1952), il Juke-box di Fonzie e allo psicadelico Sunstar degli anni '70. La macchina veniva installata in luoghi pubblici e negli stabilimenti balneari, consentendo di ascoltare brani di musica per pochi centesimi. Proprio per questo motivo che nel 1964 nasce il popolarissimo Festivalbar di Vittorio Salvetti, la nota manifestazione canora estiva delle canzoni più " gettonate " che affascinava i giovani di ieri e quelli di oggi.